L'accesso al credito può rappresentare, in alcune fasi della vita aziendale, un fattore determinante per garantire la corretta gestione delle attività quotidiane, oltre che la perdita di opportunità di business e di crescita in un mercato sempre più competitivo. Per questo motivo A.P.I. assiste le imprese associate per rilevare le esigenze e individuare la soluzione più corretta.
1. Sto per acquistare un macchinario, come posso sapere se ci sono agevolazioni pubbliche?
Ogni anno vengono pubblicati numerosi bandi per sostenere i progetti di sviluppo aziendale, di ricerca e di innovazione. Il Servizio Finanziario si occupa di tenere aggiornati gli associati sugli strumenti operativi attraverso:
circolari tematiche
newsletter periodica
webinar di approfondimento nel corso dei quali vengono fornite indicazioni operative sui principali bandi di finanza agevolata al momento operativi.
Prima di effettuare un investimento, è utile contattarci per una preventiva verifica di ammissibilità dell'operazione ad uno degli strumenti operativi disponibili.
2. Che differenza c'è tra un contributo a fondo perduto, un finanziamento agevolato e un contributo in conto interessi?
Contributo a fondo perduto e finanziamenti agevolati sono le tipiche forme con le quali gli enti pubblici erogano fondi alle imprese. Le caratteristiche sono:
Contributo a fondo perduto in conto capitale: è calcolato sul valore dell’investimento e la sua erogazione avverrà dopo la rendicontazione delle spese sostenute
Contributo a fondo perduto in conto interessi: è calcolato sul tasso di interesse passivo applicato al finanziamento concesso per la realizzazione dell’investimento. La sua erogazione può avvenire in unica soluzione oppure rispettare le scadenze del piano di finanziamento. Prevede la necessità di sottoscrivere un contratto di finanziamento con un istituto di credito convenzionato. Il suo scopo è di ridurre il costo del denaro
Finanziamento agevolato: finanziamento erogato con fondi pubblici ad un tasso inferiore rispetto a quello di mercato. La differenza tra il tasso di mercato e il tasso agevolato è il guadagno per l'impresa. Di solito i tassi applicati sono compresi tra lo 0 e lo 0,5%.
3. Nell'ambito della finanza agevolata si dice spesso che i contributi vengono erogati secondo il regime "de minimis". Cosa significa?
Lo Stato e le altre Amministrazioni pubbliche possono erogare aiuti alle imprese solo nel limite di determinati massimali autorizzati espressamente dalla Commissione europea. Ogni progetto di legge agevolativa deve pertanto essere notificato alla Commissione stessa. Fanno eccezione - oltre ad alcune categorie di aiuti esentati dalla notifica sulla base di specifici regolamenti di esenzione - gli aiuti di piccola entità, definiti dalla UE de minimis, che si presume non incidano sulla concorrenza in modo significativo.
L'importo totale massimo degli aiuti ottenuti da un'impresa non può superare i 200.000 euro nell'arco di tre esercizi (l'esercizio finanziario in cui l'aiuto è concesso più i due precedenti). Ciò significa che per stabilire se un'impresa possa ottenere un'agevolazione in regime de minimis ed il suo ammontare, occorrerà sommare tutti gli aiuti ottenuti in regime de minimis dall'impresa (per investimenti, attività di ricerca, promozione all'estero, formazione, ecc.)
Nel regolamento de minimis in vigore dal 2014 al 2023 è stato inserito il concetto di "impresa unica" secondo il quale è necessario considerare nel computo degli aiuti ottenuti anche quanto ottenuto da aziende collegate. REGOLAMENTO (UE) N. 1407-2013 del 18 dicembre 2013
4. Quali sono i parametri che consentono di definire la dimensione di un'impresa?
Le aziende possono essere classificate in:
MICRO IMPRESA con meno di 10 occupati ed un fatturato annuo oppure, un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro;
PICCOLA IMPRESA con meno di 50 occupati e un fatturato annuo, oppure, un totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro;
MEDIA IMPRESA con meno di 250 occupati e un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro, oppure un totale bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro
Un'impresa può essere definita Pmi solo se considerata indipendente vale a dire non direttamente o indirettamente controllata almeno per il 25% da un'altra impresa che non abbia le caratteristiche di Pmi.
Il numero degli adempimenti per le pmi è sempre più elevato; per monitorare le innumerevoli disposizioni burocratiche consulta l’agenda realizzata dai diversi servizi di A.P.I.
Numerosi gli incontri con relatori ed esponenti d’eccellenza per mettere a confronto idee e progetti, affrontare il cambiamento e implementare la propria idea imprenditoriale.
In un contesto sempre più competitivo, la formazione è importante per intercettare opportunità e soluzioni innovative per lo sviluppo del business. Consulta il calendario corsi.
E' l’house organ digitale settimanale di A.P.I., ricco di notizie flash che forniscono spunti interessanti e aggiornati sugli argomenti di primario interesse per le imprese.
È arricchita dagli interventi del Presidente e dalla sezione “Appuntamenti” e “Vita associativa” in cui vengono comunicate le iniziative per rappresentare gli interessi delle imprese associate sui tavoli istituzionali e gli incontri della settimana che l’Associazione propone agli imprenditori per approfondire gli aspetti più rilevanti per la loro attività.
Viene infine completata dalle informazioni tecniche e dalle opportunità per far crescere l’azienda.
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A.P.I. Magazine è stato dal 2006 al 2017 l’house organ di A.P.I., rivolto ad aziende private e pubbliche, professionisti, istituzioni, rappresentanze politiche e territoriali, sistema finanziario, mondo accademico e dell’informazione.
Il Centro Studi di A.P.I. mette a disposizione delle pmi, istituzioni, università e dei media i risultati delle indagini condotte sulle imprese associate che presentano le opinioni degli imprenditori sulle tematiche di interesse per il comparto industriale e per le ricadute sulla attività.